Per questo-Anna Politkovskaja

Emiliano Pintori Written by  Emiliano Pintori

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 Anna Politkovskaja "Per questo"

Il libro parla della cronaca della guerra in Cecenia, costruito da tanti piccoli estratti singoli o legati da più paragrafi, dove ognuno può essere visto come uno o più racconti che riportano tanti spaccati di realtà vissute in questo conflitto. Esso può definirsi un ibrido tra cronaca giornalistica e romanzo. Raccoglie tutti gli articoli scritti per la “Novaja Gazeta” da Anna Politkovsakaja dal 1999 al 2006, anno in cui è stata assassinata. Il modo di scrivere e di raccontare i fatti della Politkovsakaja, porta il lettore verso un mondo cinico e feroce, fatto di generali sanguinari e soldati considerati nemici ma anch'essi soprafatti dalla logica estrema della guerra.Vengono riportate le testimonianze dei civili e anche dei soldati, i vissuti che appartengono alla guerra, alla miseria e alla distruzione che questa porta. Ho sempre pensato alla guerra come un fenomeno estremamente distruttivo ma allo stesso tempo che mi induce una certa curiosità. L'ho sempre visto come qualcosa che se non vivi, non si può minimamente immaginare cosa sia realmente. E le cose inaccessibili mi hanno sempre spinto a volervi accedere in qualche modo, anche per via indiretta. E questo libro è il mezzo ottimale per toccare con mano l'argomento. Durante la lettura ho potuto intravvedere il vivere costantemente in allerta, con il terrore proiettato nella realtà che viene vista in tutta la sua miseria e distruzione.

Il vivere costantemente con la perdita di qualcosa di importante, a partire dal cibo, dalla casa distrutta dai bombardamenti e la perdita dei propri cari. Questo libro ci mostra tutta la crudezza della guerra, ci fa vivere la realtà costituita dalla dura legge della guerra civile e dell'ingiustizia che ne è alla base. Gli interessi economici vengono prima della vita, l'interesse per un territorio dove passa un gasdotto è di primaria importanza rispetto al mettere in salvo la vita di anziani e bambini.Provare questo, leggere queste storie realmente accadute, e la realtà cruda con cui vengono raccontate dalla giornalista, fa pensare al valore della vita, ai nostri limiti come esseri umani incapaci di trarre il meglio da quello che l 'esistenza ci preserva, qualunque cosa essa sia, anche la peggiore,

Un libro da leggere per riflettere. Per capire noi stessi nella nostra fragilità d'animo e nel nostro conflitto interiore, dove cerchiamo a volte di auto sabotarci e di non riuscire a capire, o non voler capire, i nostri bisogni più intimi e reali. I nostri conflitti, le nostre guerre quotidiane, le facciamo ogni giorno. Ma non parlo di battaglia per raggiungere uno scopo nobile, ma parlo proprio di quelle piccole guerre che si riflettono nelle relazioni, dove a volte siamo vittime ea volte dei cinici carnefici. Dove vediamo, anche inconsapevolmente, nel fallimento altrui, il nostro benessere e il nostro cinismo. Ogni giorno viviamo piccole guerre che ci portiamo dentro, che senza neanche rendercene conto mettono un piccolo mattone nella costruzione della nostra identità, che si sviluppa sempre in divenire. Vi auguro una buona lettura! Non consiglio la lettura di questo libro se si sta passando un periodo particolarmente stressante o ci si sente giù di tono. 

 

 

 

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